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Milano 2017 – NO2 NO Grazie!
Nasce la prima mappa dell’inquinamento da No2 dell’aria di Milano creata dai cittadini per i cittadini
Abbiamo voluto produrre, comprendere e migliorare le informazioni disponibili su un tema cruciale per l’area metropolitana di Milano: l’inquinamento dell’aria. Creando una mappa che ci consentisse di analizzare, comunicare e dare vita ad un cambiamento dal basso. Un esperimento che può essere replicato ovunque.
La letteratura scientifica ha ormai evidenziato l’impatto grave che l’esposizione al biossido di azoto (NO2) produce sulla nostra salute, sui bambini e gli anziani. Un impatto che causa, ad ogni incremento di 10 ug/m3 di NO2 nell’aria che respiriamo, un aumento della mortalità generale pari al 5,5%. Che riduce le capacità cognitive dei bambini che vivono nelle nostre città soffocate dal traffico. Bambini che, da quando sono nel grembo della madre e nei primi anni di vita, respirano aria capace di danneggiare lo sviluppo del loro cervello. Aria che riduce lo sviluppo dei loro polmoni, candidandoli a una vita con un rischio aggiuntivo di malattie in futuro.
Da tempo denunciamo l’assenza di politiche che proteggano i più piccoli da un danno per il loro futuro. Stiamo crescendo una generazione che, in una significativa porzione statisticamente e scientificamente accertata, si affaccia alla vita con un futuro un po’ meno roseo proprio a causa dell’aria che è costretta a respirare in fasi cruciali per lo sviluppo, la gestazione e l’infanzia.
Da tempo ormai si conosce l’origine di questo tipo di inquinamento. Le maggiori emissioni di biossido di azoto (NO2) presenti nelle nostre città derivano dal traffico, in particolare dai veicoli diesel. Emissioni che, nel 2012, sono state dichiarate dallo IARC (l’Agenzia internazionale dell’OMS sulla ricerca sul cancro) cancerogeni certi per l’uomo. E non basta.
Il biossido di azoto (NO2), considerato un tracciante dell’inquinamento da traffico, contribuisce anche alla formazione del particolato più fine, il PM2.5, a sua volta causa di un impatto grave per la salute umana, e dell’ozono (O3), un inquinante che si produce in atmosfera in primavera ed estate per reattività fotochimica con l’irraggiamento solare. L’Ozono causa infiammazioni dei polmoni, degli occhi, naso e gola, e riduce, soprattutto nei soggetti più sensibili, le funzioni respiratorie.
La nostra mappa, creata dai cittadini per i cittadini, vuole essere il manifesto di tanti genitori che oggi vivono con preoccupazione il fatto di crescere i loro figli in una città la cui aria può danneggiarli, di tanti che soffrono quotidianamente l’impatto dell’aria inquinata che respirano, di tutti quelli che già hanno cambiato il loro modo di muoversi e si sentono impotenti di fronte al traffico e alla cattiva qualità dell’aria.
I dati ottenuti sono il risultato di una straordinaria mobilitazione. Mamme, papà, insegnanti, giovani e anziani che si sono attivati, pagando di tasca propria il campionamento, per poter capire di più dell’aria che si respira nella città in cui vivono e contribuire a cambiare le cose. La nostra riconoscenza va a tutti i cittadini, più di 200, che hanno reso possibile questo progetto. Se avessimo avuto i fondi per regalare alcuni campionatori, probabilmente il numero dei punti di rilevamento sarebbe stato molto superiore.
I dati ottenuti sono il frutto di un metodo di misura scientificamente attendibile, i risultati sono stati validati ed elaborati, grazie al supporto di una ricercatrice, con il patrocinio della Divisione di Chimica dell’Ambiente e dei Beni Culturali, della Società Chimica Italiana.
Il limite di legge prescritto dalla Direttiva 2008/50/CE del Parlamento europeo e del Consiglio per la concentrazione media annuale di NO2 in Europa è 40 µg/m3.
Questo dato rappresenta il limite legislativo che, su base annuale, non deve essere superato. E’ un limite che, tuttavia, non rappresenta una soglia di non effetto. Il rapporto finale del Progetto HRAPIE dell’OMS, segnala l’evidenza epidemiologica di impatto dell’ NO2 sui dati di mortalità generale ben al di sotto del limite di legge, almeno a partire dai 20 µg/m3, Questo significa che, anche se l’area metropolitana di Milano rispettasse il livello di NO2 stabilito per legge, la popolazione non sarebbe del tutto al riparo da effetti sulla salute.
Inoltre, la nuova Direttiva 2024/2881 stabilisce nuovi limiti per numerosi inquinanti – tra cui l’NO2, portato a 20 µg/m3 – e che dovranno essere rispettati dagli Stati Membri entro il 2030.
E’ ormai riconosciuto a livello europeo che in area urbana i veicoli diesel sono responsabili delle diffuse violazioni dei limiti dell’NO2. Questo a causa di norme europee sull’omologazione dei veicoli del tutto inefficaci e del comportamento dei governi europei che hanno per almeno 10 anni protetto le case automobilistiche, ignorando l’impatto degli inquinanti sulla salute dei cittadini. Oggi si stima che in Europa la maggior parte dei veicoli diesel abbia, su strada, emissioni di NOX fino a decine di volte superiori il limite di legge. Analisi attendibili indicano che, ad oggi, quattro su cinque automobili diesel Euro 6 emettono oltre 4 volte l’attuale limite di legge (80 mg/m3/km). A questo eccesso di emissioni oltre il limite di legge, uno studio appena pubblicato riconduce 28.500 morti aggiuntive in Europa nel 2015. E in Italia, gli autori dello studio VIIAS indicano che all’esposizione all’NO2 sono riconducibili su base nazionale 23.000 morti aggiuntive l’anno. Segnalano anche che il solo rispetto dei limiti di legge salverebbe nel nostro paese 14.400 vite l’anno. A livello provinciale di Milano i ricercatori di VIIAS hanno stimato nel 2020 un numero di 127 morti aggiuntive ogni 100.000 abitanti per l’esposizione all’NO2.
Ecco perchè molte città in tutto il mondo si apprestano a vietare i diesel dai centri urbani rendendo la mobilità compatibile con la salute umana.
Di fronte ad un’evidenza di violazione così massiccia dei limiti di legge nella città metropolitana di Milano, appare chiaro che il Sindaco deve prendere – al fine di tutelare la salute dei cittadini – misure che riconducano le concentrazioni dell’ NO2 entro il limite di legge nel più breve termine.
Il Sindaco Sala ha già dimostrato di essere consapevole del problema riguardante i diesel aderendo, lo scorso 29 marzo, al programma Revolution’air lanciato dall’organizzazione C40-Cities di cui Milano fa parte. E Milano, anche in relazione all’aggiornamento in corso del PRIA Regionale, deliberato a seguito del ricorso al TAR Lombardia promosso lo scorso mese di febbraio da Cittadini per l’Aria, può divenire un esempio trainante a livello regionale, padano e nazionale.
Chiediamo in particolare che:
- Dal 1 gennaio 2018 : attivazione di zona a basse emissioni (LEZ) di cui all’attuale pianificazione cittadina, Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS), istituendo un divieto di circolazione assoluto per i veicoli diesel Euro 3 e Euro 4 senza filtro antiparticolato ed un sistema di tariffazione, con tariffa commisurata alla necessità di dissuadere l’ingresso in città con tali mezzi, per tutti veicoli diesel (Euro 4, 5 e 6) che non rispettano i livelli emissivi su strada (CF 2.1) di cui al Regolamento 2016/646 Real Driving Emissions (rientranti nelle odierne categorie A, B e C del sistema EQUA su cui si fonderà la classifica delle emissioni reali su strada per il sistema Revolution’Air a cui ha aderito il Comune di Milano).
- Dal 1 gennaio 2020 si estenda la LEZ a pagamento ai veicoli che non rispettano almeno il fattore di conformità 1.5 su strada, (rientranti nella odierna categoria C del sistema EQUA).
- Che tali provvedimenti vengano coordinati a livello metropolitano favorendo l’adozione di analoghe misure nei comuni della Città metropolitana, incrementando in tale prospettiva adeguatamente servizio pubblico, ciclabilità e intermodalità.
- Dal 2025 divieto di accesso alla LEZ di tutti i diesel
Unisciti a noi nella richiesta di misure per l’aria. La salute non deve dipendere dal nostro codice di avviamento postale!
Abbiamo scritto al Sindaco della Citta metropolitana per chiedere interventi urgenti e la modifica del PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile di Milano).